vendemmia-meccanica-e-manuale-per-oryzetum_w
Tipologie di Vendemmia

Vendemmia meccanica e manuale: perchè ci piacciono entrambe

Spesso ci si chiede se sia meglio la vendemmia meccanizzata o la manuale: a noi piacciono entrambe e vi spieghiamo subito il perchè.

Siamo giunti anche quest’anno al termine delle operazioni di raccolta dell’uva e ci stiamo avvicinando al periodo tipicamente dedito ai bilanci di fine stagione viticola. Da qui una serie di considerazioni.

L’ ANDAMENTO CLIMATICO

La prima considerazione da fare è sicuramente relativa all’andamento climatico di questa anomala annata 2023.

Una tarda primavera molto piovosa, che ha coinciso col periodo di fioritura della vite, ha incentivato la partenza di ripetute infezioni fungine quali peronospora, botrite, black rot e addirittura si sono visti casi rarissimi sul territorio di antracnosi. Le successive ondate di calore e di siccità inoltre, hanno fatto irrompere anche infezioni di funghi quali oidio e scatenare manifestazioni sintomatologiche del complesso fungino del mal dell’esca.

Insomma a livello fitopatologico quest’anno non ci siamo fatti mancare proprio nulla!

Non da meno, gli eventi grandinigeni estesi ed estremi e le trombe d’aria hanno recato danni ingenti alle produzioni agricole sulla quasi interezza dei territori comunali della provincia di Treviso.

In alcuni comuni si sono addirittura ripetuti a più riprese ravvicinate eventi climatici estremi tali da azzerare la produzione agricola 2023!

Anche Oryzetum Vini ahimè ha subito dei danni alla produzione dell’annata a causa di questi eventi calamitosi.

LA RACCOLTA

Ancor di più quest’anno, proprio per queste motivazioni, è stato necessario ponderare accuratamente le modalità di raccolta della produzione anche in rapporto agli obiettivi enologici che l’azienda si è posta in merito ad ogni singola varietà d’uva.

L’azienda Oryzetum Vini è contraria alle prese di posizione radicali in materia di vendemmia manuale o meccanizzata. Entrambe le modalità di raccolta hanno dei vantaggi e degli svantaggi ma ognuna, tecnicamente parlando, risulta più performante per un prodotto finito piuttosto che per un altro.

LA VENDEMMIA MECCANICA

L’introduzione della vendemmia meccanica a livelli così estesi nell’ultimo decennio è stata sicuramente una svolta per un territorio ad alta vocazione viticola come la pianura trevigiana.

La costante diffusione di tale tecnica di raccolta è stata vista dalle aziende viticole come un’opportunità per scardinare la convinzione così diffusa che vendemmia meccanica e qualità del prodotto siano due concetti che non possano andare a braccetto.

Vendemmiare a macchina consente di ridurre notevolmente i tempi di raccolta e di lavorazione delle uve rispetto alle operazioni di vendemmia manuale, consente di contenere i costi e permette di risolvere l’annoso problema della carenza di manodopera in vigna.

Naturalmente l’organizzazione puntuale e meticolosa delle fasi di raccolta è alla base della buona riuscita delle operazioni. Questo può avvenire solo se la macchina operatrice è a totale disposizione dell’azienda in modo da cogliere l’uva nel momento più opportuno in base al grado di maturazione richiesto dal processo enologico a lei riservato. Il parco macchine di Oryzetum vini infatti, è stato strutturato negli anni proprio mirando alla totale autonomia nelle operazioni di campagna, e in modo particolare durante le fasi di raccolta, per assicurare massima tempestività ed efficacia d’intervento.

L’uva prontamente raccolta viene poi conferita velocemente nelle strutture della cantina di Oryzetum vini e passa subito alla fase di pigiatura e lavorazione.

Per i vini freschi, leggeri, d’annata, che non richiedono lunghe lavorazioni enologiche ma che richiedono massima velocità di conferimento in cantina delle uve per evitare l’esposizione alle alte temperature nelle calde giornate di settembre, la vendemmia meccanica è da considerarsi uno strumento vantaggioso!

vendemmia-meccanizzata-oryzetum
raccolta-manuale-oryzetum

LA VENDEMMIA MANUALE

Se invece ragioniamo su vini che richiedono processi enologici più complessi, macerazioni e affinamenti lunghi in cui dobbiamo preservare le componenti antiossidanti dell’uva e far esaltare la complessità strutturale del vino allora preferiamo rivolgerci alla tradizionale vendemmia manuale.

In primis l’operatore che effettua la vendemmia manuale garantisce un’accurata selezione dei grappoli, cosa che una macchina operatrice non può evidentemente effettuare. Vengono scartati i grappoli non perfettamente maturi, gli acini colpiti da infezioni fungine e eventuali acini colpiti e disseccati dalla grandine. In tal modo si assicura l’elevata qualità delle uve conferite in cantina.

Un altro aspetto fondamentale è che i singoli acini durante tutte le operazioni di raccolta rimangono integri, e non rischiano spaccature con fuoriuscita del succo come può accadere invece nelle operazioni di vendemmia meccanica. Questo significa che utilizzando la vendemmia manuale si preserva totalmente l’uva da fermentazioni anomale e stati di ossidazioni che possono avvenire tra la fase di raccolta e la fase di pigiatura. Anche questo aspetto è fondamentale se si mira ad ottenere vini di altissima qualità organolettica come per le linee Rubrum, Spineri, Aureum e Raboso di Oryzetum vini.  Non si potrebbero ottenere colori così intensi sapori così persistenti e bouquet cosi raffinati se non si pretendessero performance di eccellenza anche durante la fase di raccolta.

Speriamo di avervi fatto capire come le due tecniche di raccolta possano coesistere perfettamente all’interno della stessa azienda posto che se ne conoscano perfettamente i rispettivi limiti e vantaggi e ci si strutturi e ci si organizzi per ottimizzare entrambe le tipologie di processo.

Articoli correlati