Da un paio di anni Oryzetum vini ha scelto di affidarsi ai consigli tecnici dei Preparatori d’uva che utilizzano il metodo di gestione della vite Simonit & Sirch.
Dopo accurate valutazioni si è deciso di fare una conversione progressiva alla forma di allevamento a Guyot sulle varietà di punta di Oryzetum : il Raboso, il Merlot e il Verduzzo da cui nascono le linee più ricercate dell’azienda quali Rubrum, Spineri, Raboso Veneto IGP e Aureum.
Cos’è il metodo Simonit & Sirch
Il Metodo Simonit & Sirch si basa sul concetto che una vite non può vivere in salute e produrre in modo ottimale se viene continuamente offesa dai tagli di potatura che vanno a creare ferite profonde che incidono sul corretto flusso linfatico. Infatti, ad ogni ferita da taglio la vite risponde con una barriera fisico-meccanica che è necessaria per contenere il possibile accesso di patogeni all’interno dei vasi linfatici.
Questa reazione si concretizza praticamente con la formazione di un cono di disseccamento che è tanto maggiore quanto maggiore è la dimensione della ferita inflitta alla pianta.
L’importanza del flusso linfatico
Risulta fondamentale quindi individuare due canali di flusso linfatico nella pianta e la suddivisione spaziale in due aree: l’area dei tagli e l’area esente da tagli.
In tutta l’area del fusto verticale e in quella orizzontale rivolta verso il terreno non devono essere presenti tagli se non tali da rispettare le gemme della corona. L’area della ramificazione dei due canali linfatici rivolta verso l’alto sarà invece la zona dedicata ai tagli di produzione. In questo modo i coni di disseccamento che si formeranno, grazie all’utilizzo della tecnica del legno di rispetto, non andranno a interferire con il flusso linfatico sottostante.
Questa impostazione della vite durante la fase di potatura al bruno facilita e velocizza notevolmente tutte le operazioni di potatura verde successive, compresa l’operazione di scelta e pulizia dei germogli.
L’obiettivo finale è il mantenimento di un equilibrio vegeto-produttivo costante nella singola pianta e di un’omogeneità di sviluppo e maturazione tra tutte le piante dello stesso vigneto per facilitare l’esecuzione delle operazioni colturali necessarie.
Nel contempo le piante risultano più sane, si riducono notevolmente gli attacchi dei patogeni a carico del legno (es. funghi del complesso del Mal dell’Esca) poiché riducendo i grossi tagli in prossimità dei vasi linfatici si evita l’entrata delle spore fungine infettanti.
Effetti benefici si notano anche sulla chioma in fase di vegetazione e sul frutto stesso in quanto l’impostazione della ramificazione secondo il metodo Simonit e Sirch consente un maggior arieggiamento della massa vegetativa che risulta equamente disposta sulla lunghezza del legno. Meno ristagno d’umidità vuol dire minor attacchi di patogeni fungini a carico di foglie e frutti e relativo minor uso di prodotti fitosanitari anticrittogamici.
Le parole chiave sono quindi: più conoscenza, meno input, maggior qualità e salubrità!